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Romano Alberti detto Nero Alberti da Sansepolcro (1502-1568)
“Coppia di paggi portacero”
Materiale: legno e tecnica mista
Altezza cm 90
Queste stupende sculture fanno parte di un ben noto gruppo di oggetti diffusi tra Umbria, Marche e Toscana. Si tratta di sculture lignee e polimateriche, in cui si ricorreva all’utilizzo di diversi materiali poveri oltre al legno, in particolare stoppa e colle animali, per rifinire e decorare le statue, spesso modellate senza vesti e poi aggiunte di stoffe, cartapesta e lamine metalliche per rendere più ricco e più mimetico il simulacro.
La figura di Romano Alberti da Sansepolcro, detto Nero, e la sua produzione artistica - con particolare riguardo agli studi sulla tecnica esecutiva - sono state ricostruite a tutto tondo da Cristina Galassi a partire dalla mostra monografica di Umbertide del 2005.
Il catalogo del maestro è ricco di manichini polimaterici, più propriamente definiti statue “da vestire”, raffiguranti San Rocco, il Cristo risorto, la Madonna, il Bambino Gesù benedicente, ma anche santi, figure muliebri e angeli cerofori.